La pizzica pizzica tradizionale apparteneva posturalmente, stilisticamente e coreograficamente all’ampia famiglia delle tarantelle meridionali: le figurazioni basilari erano il ballo (parte frontale) e il giro, alle quali si affiancavano rotazioni, figure legate per mano o per braccia, e – quando fra i due ballerini vi era maggior familiarità – anche parti mimiche alludenti la sfera erotica o gestualità scherzosa. Posture e atteggiamenti dei corpi si rifacevano ad un linguaggio corporeo forte ed energico, ma anche serio e rituale, tipico della cultura contadina.
Caratteristico della pizzica pizzica è il “fazzoletto”, accessorio immancabile nell’abbigliamento di un tempo, che veniva usato nel momento del ballo per invitare, sventolandolo, il partner prescelto.
Alle donne va naturalmente il compito di esprimere al meglio, anche attraverso gli accessori tipici dell’abbigliamento femminile (gonne, foulard, scialli), la propria bellezza e femminilità.
L’uomo invece, naturalmente, ha il dovere di esprimere, durante la danza la propria virilità, la propria forza, la propria atleticità.
In ogni caso, a rendere più o meno movimentato il ballo è la donna, che attraverso piccole fughe, guizzi, repentini stop e ripartenze, stuzzica l’uomo ad inseguirla, a “braccarla” delicatamente, per poi affrontarlo con giochi di piedi e di sguardi.
Overview
Il laboratorio di Pizzica Pizzica, la più conosciuta danza della tradizione salentina, piccolo corso base per apprendere i passi più semplici con l’ausilio di musiche originali e di riproposta, le dinamiche della danza di coppia.