Quando ti rechi nella tua Agenzia di Viaggio di fiducia, normalmente lo fai perchè ritieni che gli operatori che ci lavorano all’interno siano affidabili, professionali, gentili e perchè no, anche in grado di offrirti una buona soluzione al giusto prezzo. L’elemento dell’affidabilità non è certamente trascurabile nel mix di questi elementi che determirenanno quindi la scelta finale anzi, molto probabilmente si parte proprio da questo. Ti sei mai chiesto però se la tua Agenzia di Viaggio di fiducia in fondo in fondo non ti trasmetta solo una sensazione di affidabilità o sia in grado realemente di dimosrarlo in caso di problematiche relativa ad esempio ai casi di insolvenza? Quanti di voi si sono realmente fatti questa domanda? Insomma, ti sei mai chiesto se la tua Agenzia di Viaggio sia in regola con il Fondo di garanzia? Ma di sosa si tratta nella realtà?
Da oltre due anni, si sono introdotti sistemi privati in sostituzione di fondi nazionali istituzionali per i casi di fallimento e insolvenza ma nonostante questo, molti operatori non si sono ancora adeguati. Altri invece, in perfetto stile italico, hanno scelto la strada della reticenza in temi di Fondo di Garanzia, invece di renderlo noto.
Consideriamo anche che finora era inesistente una sorta di registro unico come o un vero controllore in tal senso. L’entrata in vigore della direttiva Ue sui pacchetti e i servizi turistici collegati però queste competenze spettano all’Antitrust, unico ente con competenze di controllo e regolamentazione degli inadempienti anche attraverso multe salate e provvedimenti rigidi, almeno sulla carta. Una buona idea è stata anche quella di aggiungere all’anagrafica degli operatori presenti nell’Annuario del Turismo anche la voce fondo di garanzia, e al contempo di monitorarne l’adozione.
I risultati? Su un campione di poco più di un migliaio di operatori e ricettivisti, solo il 32% ha dichiarato di avere un fondo di garanzia, mentre il 68% ha optato per la scelta reticente, lasciando spazio, di fatto, a due sole ipotesi: il timore di divulgare un dato “sensibile” o la ritrosia ad ammettere di non averlo.
Il 1° luglio segna però una svolta in tal senso, soprattutto in perfetta coerenza con l’adozione del nuovo contratto di pacchetto turistico, disciplinato nell’articolo 36 del testo europeo. La direttiva, infatti, non lascia spazio a incertezze, ma obbliga il venditore a inserire nell’accordo il nome e i recapiti, compreso l’indirizzo geografico, del soggetto incaricato della protezione in caso di insolvenza. Le sanzioni non invitano certo al lassismo, essendo molto severe: si va da un minimo di 4000 a un massimo di 20.000 €, fino alla sospensione da 15 giorni a 3 mesi, per arrivare alla cessazione dell’attività per recidiva.
Ora il Cliente quindi non ha più scuse, potrà informarsi prima di varcare la soglia della sua Agenzia di fiducia e verificare quindi se quelli che sembravano solo a pelle degli operatori affidabili, siano relamente in grado poi di dimostrare con i numeri (ma sopratutto con le reali possibilità economiche) di far fronte a casi di insolvenza…
Noi di Terre del Sud, siamo da sempre vicini e al fianco ai nostri Clienti, tutelandoli dalle problematiche nelle quali rischierebbero di incappare, optando per la messa in regola. Ma la nostra attenzione per il Cliente non si esaurisce con la sola dotazione del Fondo di Garanzia seppur obbligatorio. Oltre al Fondo di Garanzia di “Fondo Vacanze Felici”, curiamo con la massima attenzione anche la scelta degli operatori che materialmente andranno ad erogare i loro servizi per conto dei nostri Clienti sul territorio in cui avrà luogo la vacanza. Lavoriamo con pochi e selezionatissimi operatori, non certo con quelli che ci offrono la migliore remunerazione in termini di commissione, bensì con quelli che dimostrano sul campo la loro affidabilità, sicurezza e professionalità.
Fatevi furbi, quando entrate nella vostra agenzia di fiducia, pretendete di dimostrarvi quali garanzie adottano per la vostra tutela, oltre al prezzo.
Buon viaggio nelle Terre del Sud!
di Massimo Lazzari